Il Museo della Città "Lin Delija - Carlo Cesi"
Il Museo della Città “Lin Delija-Carlo Cesi”, Istituzione civica di Antrodoco (Rieti), fondato nel 2002 grazie alla volontà del Comune di Antrodoco, alla sinergia tra Istituzioni e alla generosità di collezionisti privati, ha il compito di conservare, studiare, comunicare ed esporre a fini di studio, educazione e diletto, la ricerca del maestro Lin Delija, artista di origine albanese che, agli inizi degli anni ‘60, decise di stabilire la sua vita di uomo e di artista ad Antrodoco.
Il Museo sta portando avanti la propria missione istituzionale grazie al sostegno del Comune di Antrodoco e al supporto dell’Associazione Culturale Lin Delija, nata nel 2005, particolarmente sensibile alle problematiche culturali e artistiche del territorio nel quale opera. L’articolazione del Museo conserva un carattere tematico dal momento che conserva, studia ed espone le opere del maestro d’arte contemporanea Lin Delija e dell’artista seicentesco Carlo Cesi.
Il primo, di nascita albanese, decise di stabilirsi ad Antrodoco, il secondo invece, nacque ad Antrodoco e operò in massima parte a Roma. La sezione dedicata a Carlo Cesi consente di proporre percorsi di conoscenza e riscoperta dell’antico; lo spazio dedicato a Lin Delija suggerisce itinerari di approccio all’arte moderna e contemporanea in un orizzonte globale, fornendo spunti alla riflessione su tematiche artistiche, sociali, politiche, legate ai temi della multiculturalità. L’indubbio valore della ricerca espressiva del maestro e la stringente attualità di temi quali l’integrazione e la cooperazione sociale, stanno generando un’attenzione crescente attorno alla figura di Lin Delija, le cui opere sono presenti in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.
Nasce nei locali dell'antico Convento di S. Chiara nella centralissima via del Corso ad Antrodoco, Rieti. Il museo è l’insieme del dialogo fra l’arte di Carlo Cesi e l’arte del Maestro Lin Delija, pittori assimilati da un territorio e dall’arte sacra. Entrando e visitando il museo si ha un connubio di affinità che ci porta senza risoluzione fra passato e presente, fra il misticismo del Cesi, e il pathos delle figure, icone bizantine intrise di espressionismo, del Delija, tracciando le linee di un percorso interiore, di un viaggio dentro l’anima delle cose.
vedi il Regolamento del Museo
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dal sito http://www.robertobua.it/
Museo della Città Lin Delija-Carlo Cesi, progettato da Roberto Bua e curato da Silvia Cuppini
La regia di questo spazio, curata con Silvia Cuppini, è nata proprio guardando le relazioni di Lin Delija, pittore esule albanese, che vi ha soggiornato per circa quarant’anni, ai rapporti di lavoro e di amicizia che qui ha instaurato, alla sua solitudine per la lontananza dal paese d’origine, alla sua inquietudine circa l’insondabile destino dell’uomo. Il museo appare così ordinato secondo uno spazio semplice come l’impianto romano di Antrodoco, dove i percorsi richiamano l’immagine che i sapienti costruttori degli imponenti palazzi nei secoli hanno voluto imprimere. Il progetto museografico vuole esprimere questo ordine con un allestimento dalle geometrie composte e toni neutri, evidenziando il contenuto della pittura e del disegno. Il percorso in sei stanze è caratterizzato da rapidi pensieri che costituiscono spunto di lettura per i momenti pittorici. Percorrendo queste stanze ci si scopre viandanti su quella stessa Via Salaria che attraversa questa valle; si respira quella luce che si incanala tra gli stretti palazzi e che viene riflessa dalle strade cangianti per le bianche pietre che le rivestono.
Ci si scopre uomini che vivono una vita come via e ricerca del destino ultimo. Questo documenta il passaggio di Delija per queste strade, il suo lavoro, la sua passione, il suo dolore, la sua nostalgia.