GINECOFANIE
“GINECOFANIE”
γυναικοφανειες
gynaikofaneies
Iniziativa inclusa nel programma degli eventi collaterali di èStoria - XIX Festival Internazionale della Storia
“DONNE”, 22 - 28 maggio 2023, a Gorizia
(Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025)
Casa Krainer, via Rastello 43, Gorizia
inaugurazione sabato 20 maggio, ore 17.30
orari di apertura: tutti i giorni 10.00-19.00
premessa di Livio Caruso_DDS
introduzione critica di Francesco Imbimbo
curatela collegiale degli artisti
Espongono: DANIELE BREDEON, LIVIO CARUSO_DDS,
PRANVERA GILAJ, LAURA GRUSOVIN, FRANCESCO IMBIMBO,
ELVIRA VERA MAURI, ALEKSANDER PECA, CHIARA PRADELLA, CRISTINA SULIGOI.
Sono esposte due opere degli artisti non viventi LIN DELIJA e FLAVIO RIZ.
Premessa
Livio Caruso_DDS
La mostra “GINECOFANIE”, neologismo dal greco γυναικοφανειες - gynaikofaneies, si sviluppa su due sezioni diverse, esposte in due sedi storiche di Gorizia, che dialogano tra loro, a distanza, rappresentando luoghi e periodi storici assolutamente differenti rispetto alla percezione della figura e del mondo delle “Donne”, sul piano artistico, filosofico-letterario e socio-culturale in senso ampio.
La sezione d’arte contemporanea, esposta negli ambienti della storica “Casa Krainer”, nell’antica Via Rastello, ospita opere di artisti isontini, veneti e sloveni, le quali squadernano punti di vista e sensibilità interpretative alquanto eterogenee relativamente alla sfera del femminino. Dal testo introduttivo: “La mostra tenterà una ricognizione della multiforme fenomenologia dell’universo femminile, senza rinunciare a una sottolineatura del peculiare magistero che alla donna compete nella gestione del risvolto fenomenico delle cose; a partire da quella sublime epifania che essa stessa è”.
La sezione iconografico-bibliografica è realizzata dalla studiosa di storia locale Antonella Gallarotti, all’interno della Biblioteca Statale Isontina. Nelle vetrine dello Scalone d’Onore, sono inserite immagini di opere grafico-pittoriche e documenti letterari di Carlo Michelstaedter.
Gli artisti coinvolti sono: Daniele Bredeon, Livio Caruso_DDS, Pranvera Gilaj, Laura Grusovin, Francesco Imbimbo, Elvira “Vera” Mauri, Aleksander Peca, Chiara Pradella, Cristina Suligoi. Sono esposte, inoltre, due opere, una di Lin Delija (scomparso nel 1994), messa a disposizione dal collezionista Armando Nicoletti (Antrodoco - RI) e una di Flavio Riz (scomparso nel 2020) messa a disposizione dall’Associazione Culturale "Prologo" di Gorizia.
Il termine “ginecofanie - γυναικοφανειες - gynaikofaneies” può essere tradotto in “apparizioni di donne”, derivando dai due termini: gineco-, ginèco- [dal greco γυνή γυναικός «donna», in composti γυναικο], primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, che significa «donna, femminile, relativo agli organi sessuali femminili»; –fanìa dal greco -phanía o -pháneia, cfr. phaínomai “appaio”, apparizione, manifestazione, comparsa.