5x3x1 - 5 Opere x 3 Giorni x 1 Maestro. A Lin Delija

Museo della Città "Lin Delija - Carlo Cesi" di Antrodoco (RI)

dal 30 luglio al 2 agosto 2018 - Mostra

Larva al tramonto
Larva al tramonto

Mostra di Livio Caruso - DDS, in omaggio a Lin Delija, artista albanese (Scutari 1926 - Roma 1994)

Collaborazioni: Associazione Culturale "Lin Delija" e Biblioteca Statale Isontina di Gorizia

Ricordo di Lin Delija

Nel 1972, attraverso l'allora preside dell'Istituto d'Arte di Rieti Italo Crisostomi e la professoressa di Storia dell'Arte Anna Maria Dell'Agata, entrai in contatto con Lin Delija, al quale portavo periodicamente - su indicazione del preside - libri riguardanti l'arte e la pittura (soprattutto del rinascimento). Tra i vari libri ricordo quelli scritti dal famoso storico dell'arte Andre' Chastel. Percio' leggevo anche io quanto portavo a Lin. Ho ancora in mente la casa laboratorio in fondo a via Giuseppe Mannetti, allora vicolo cieco. Ricordo il luogo come uno spazio antico e magico, pieno di colori e di profumo di olio di lino. Le pareti erano come un patchwork coloratissimo. Ma anche l'esterno era pieno di suoi lavori. A volte andavamo in una taverna a meta' di via Cutilia a mangiare mortadella o coppa di testa con le bucce di arancia accompagnate da Montepulciano.
In quel periodo Lin dipingeva essenzialmente ad olio. Lo ricordo molto bene. L'influsso di Lin rispetto i miei lavori iniziali e' stato significativo, soprattutto rispetto le tematiche del nudo, delle scene religiose e delle crocifissioni. Contribui' anche a farmi conoscere il mondo francescano, che tanto lo riguardava. A Rieti spesso andavo in solitudine sul colle San Mauro, al Convento dei frati cappuccini (ordine francescano), li mi piaceva pensare e riflettere.
Credo che la suggestione di Lin e dei Cappuccini su di me perduri tutt'ora, anche sui ragionamenti che continuamente faccio sulle questioni della fede e della vita. Ricordo Lin ruvido, schietto, sofferto, colorito, forte, profondo, carnale e intenso. Non sempre portava il berretto tradizionale albanese, il Qeleshe. Lo vidi anche con il basco francese. Mi colpi' talmente che ne acquistai anche io uno, e da allora a volte ancora lo utilizzo.
Nel 1977 mi trasferii in Friuli. Dal 1981 a Gorizia. Ora, dopo oltre quarant'anni, stando qui a Gorizia, ho ritrovato parte del mio passato, i miei luoghi di origine. Per anni avevo tentato di ricordare il nome di quell'artista, che il tempo non mi ha fatto dimenticare la personalita' (solo il suo nome e cognome), che avevo frequentato tra il 1972 e il 1973 ad Antrodoco. Poi un giorno, guardando immagini su facebook relative a Canetra di Castel Sant'Angelo e ad Antrodoco mi imbatto sul Museo a lui dedicato: Museo della citta' "Lin Delija-Carlo Cesi".
Ecco: Lin Delija !!!.
Ho ricordato cosi' anche Anna Dell'Agata: trovo su internet che aveva creato l'Associazione culturale "Centro Agathe'" a Pineto in provincia di Teramo, e ne ricavo il contatto telefonico. Mi son fatto coraggio e l'ho chiamata. Dopo i primi intensi contatti telefonici, Dell'Agata mi ha messo in contatto con Armando Nicoletti, che scopro socio fondatore dell'Associazione Culturale "Lin Delija". E' storia di questi giorni il ricco scambio, a distanza, di ricordi, informazioni e proposte tra me e le persone che fanno parte o ruotano attorno all'Associazione e al Comune di Antrodoco. Tramite Armando vengo in contatto con Luca Cipolloni, Assessore alla cultura.
In tutto cio' vi sono circostanze e coincidenze a dir poco strabilianti. Fato? Destino? Semplice casualita'? Chissa'... Abbiamo deciso di incontraci, comunque, durante questa estate 2018 per dare corpo a questo tempo ritrovato sotto l'egida dell'arte.
Livio Caruso-DDS, luglio 2018

Informazioni Evento:
Data Inizio: 30 luglio 2018
Data Fine: 02 agosto 2018
Costo del biglietto: gratuito
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Antrodoco, Museo della citta' 'Lin Delija - Carlo Cesi'
Orario: 10.00-12.00 / 15.00-18.00
Telefono: +39 0746578185
E-mail: culturaesport@comunediantrodoco.it